La città più inquinata?

mercoledì 27 ottobre 2004 


Torino è riuscita a guadagnarsi un posto di riguardo nella copertina di un importante settimanale nazionale, avendo conquistato il primo posto nella classifica delle città maggiormente inquinate dalle "polveri sottili" con Taranto e Milano. 

Eppure esiste una direttiva europea, ci sono decreti ministeriali e leggi regionali finalizzate al controllo e alla riduzione degli inquinanti; il Comune di Torino continua a conservare questo triste primato.

Il piano regionale prevede all'articolo 3 che le Provincie, di concerto con i comuni, provvedono a elaborare i piani d'intervento operativo da adottare in caso di episodi acuti d'inquinamento (articolo 10).

Mentre tra i comuni della provincia si gareggia per manifestare spirito collaborativo, il Comune di Torino dice, disdice, rinvia o attua solo impegni minimali come accade per il blocco alle auto non catalitiche. I cittadini si ritrovano con le idee confuse o credono davvero che l'Amministrazione stia lavorando alla ricerca della soluzione migliore.

Dato che Torino ha superato da tempo i 35 "sforamenti" ammessi, tutti i giorni di superamento del limite si configurano come “episodi acuti”; i giorni di superamento dei limiti nei quali non siano previsti interventi di contenimento potrebbero configurarsi come omissioni di atti dovuti. La Provincia, in attuazione del citato art.3, dovrebbe esercitare “ il potere sostitutivo nei confronti dei comuni in caso di inerzia nell'attuazione degli interventi per la gestione operativa di episodi acuti di inquinamento atmosferico”.

Lo farà? La salute dei cittadini è degna di tutela? 

 

Notizia da: Comitato di Largo Respiro - Legambiente ecopolis - Pro Natura – Torino - ItaliaNostra - Comitato Nuova ZTL